martedì 28 luglio 2015

Considerazioni a freddo sulla crisi dell'Europa

There are two ways to conquer and enslave a Nation:
One is by the sword, the other is by debt.
John Adams,  Secondo Presidente U.S.A. 1735 -1826



 Non posso non  manifestare tutto il mio disappunto nel vedere persone che stimo postare il tweet di quell'imbecille del Presidente dell'Estonia che propone, dopo il referendum in Grecia, di fare un referendum domandando agli Estoni  se sono d'accordo ad alzare le tasse per pagare il debito greco.
Angelo Consoli, post del 6 luglio 2015.


A quasi un mese di tempo dal referendum greco e dal discutibile compromesso accettato da Tsipras a Bruxelles, sono costretto a ritornare sull'argomento perchè vedo che continuano a circolare in rete squallide metafore intrise di moralismo anti greco per spiegare l'origine e la crisi del debito. Storielle in cui i tedeschi sono tutti virtuosi affidabili, generosi e disinteressati prestatori di danaro a greci spendaccioni, inaffidabili, nullafacenti, e mangiapane (e debito) a tradimento. 
Ma un'analisi meno superficiale rivela  una realtà dei fatti che sbugiarda questo stereotipo. 
Rivela ad esempio che le regole dell'Unione monetaria sono state concepite per favorire la speculazione finanziaria, Non si possono spiegare diversamente norme quali il divieto alla BCE di  fare da "prestatore di ultima istanza" (prestito diretto agli stati membri), l'unificazione senza regole dei mercati finanziari, la mancata separazione fra banche di risparmio e banche d'affari (tipo Glass Steagall Act roosveltiano, etc).
Chi le ha concepite ed imposte ne ha approfittato sia per prestare soldi a tassi folli che per esportare di tutto ai paesi che indebitava, dai sommergibili ai pannelli solari, e adesso non si può chiamare fuori e lasciare gli incolpevoli contribuenti greci col cerino acceso in mano. 
Vorrei chiarire che a mio modesto avviso,questa non è una crisi "greca". E non è nemmeno una crisi dei rapporti fra Grecia e Europa. No! Questa è una crisi dell'Europa. 
Ma andiamo per ordine. Comincerò col cimentarmi anche io con il gioco della metafora della serie c'era "un tedesco e un greco".
Dunque c'è un tedesco. Anzi uno speculatore finanziario tedesco che (insieme ad altri speculatori finanziari americani, francesi, cinesi, tailandesi e assiro babilonesi...) dopo aver distrutto i diritti dei lavoratori tedeschi con una riforma del mercato del lavoro fatta da un leader di sedicente sinistra (Gerard Schroeder) che abbassava i redditi e peggiorava le condizioni di lavoro obbligando i cittadini a mini jobs umilianti e lunghe trafile burocratiche per ottenere buoni casa, buoni pasto e buoni medici a compensazione dei minori introiti salariali, dopo aver fatto tutto questo ai danni delle sue classi
lavoratrici, il nostro simpatico speculatore finanziario tedesco entra in combutta con uno speculatore finanziario greco per fottere i lavoratori greci ancor peggio di quelli tedeschi, introdurre titoli tossici che diventano rapidamente carta straccia, salvo poi invocare il bail-out (salvataggio) dallo stato greco scaricando il peso delle loro speculazioni sbagliate sui contribuenti greci, obbligati a subire una austerità imposta come unica soluzione da ignoranti in malafede, che distrugge l'economia reale e l'occupazione in modo da creare una massa di riserva di disoccupati disperati (spesso laureati o molto qualificati) disposti ad accettare di lavorare 15 ore al giorno in call center per 350 euro al mese con contratti mensili rinnovabili. A che pro? Per favorire la logica del profitto estremo e immorale dei grandi speculatori finanziari per i quali i diritti e le vite delle persone sono solo variabili economiche e sgradevoli ostacoli materiali da rimuovere in ossequio al principio della libertà assoluta di circolazione dei capitali. Un principio che fonda anche le regole del commercio internazionale, e oggi trova la sua espressione più plasticamente distruttiva
nel trattato TTIP che guarda ai diritti dei lavoratori, come al diritto alla salute, alla protezione ambientale e alla coesione sociale come inutili complicazioni burocratiche ("red tape") da eliminare. La libera circolazione dei capitali, è un principio totemico  assoluto che non può soffrire limitazioni di alcun tipo. Come nessuna limitazione possono soffrire i dogmi dell'economia finanziaria secondo cui la stabilità di un paese si giudica unicamente dal rapporto fra debito/deficit e PIL (rapporto deciso con metodologie che hanno il rigore scientifico di una pianificazione finanziaria fatta dalla donna delle pulizie). E sull'altare di questo dogma si sacrificano le vite di milioni di greci, il loro lavoro, la loro salute, salvo poi constatare che il rapporto debito/deficit PIL della Grecia dopo 5 anni di politiche recessive imposte dalla troika, non solo non è migliorato ma è addirittura peggiorato perché quelle politiche hanno determinato una caduta del PIL più che proporzionale rispetto al taglio del debito.
Qui scatta la seconda parte del piano diabolico: la delegittimazione di chi (come Varoufakis) ha capito tutto e osa rimettere in discussione questa logica folle, ingiusta e soprattutto inefficace tirando la sirena d'allarme. E allora dagli all'eretico, al "professorino" privo di senso della realtà, al teorico inadatto a fare politica perchè privo di senso della mediazione (= compromesso) interessato solo a scrivere libri e tenere lezioni in "università per fighetti". Si è sentito di tutto contro Varoufakis, e spesso gli stessi identici argomenti sono stati utilizzati dagli ultra liberisti finanziari come Schauble e anche dai sostenitori "di sinistra" di Tsipras, (che invece "senso della mediazione" ha dimostrato di averne fin troppo...).
Yannis Varoufakis, ministro per 5 mesi...
Ma mentre gli insulti si sprecavano, nessuno mai che abbia contestato nel merito le affermazioni di Varoufakis contro l'assurdo divieto per la BCE di fare da prestatore di ultima istanza permettendole di prestare direttamente il danaro agli stati dell'Eurozona, anzichè obbligarla a prestarlo alle banche d'affari private che a loro volta ci fanno una cresta monumentale indebitando Paesi sovrani e lucrando la differenza fra il tasso ridicolo che pagano alla BCE (0,50 %), e quello oltraggioso che percepiscono dagli stati debitori (nel caso della Grecia si arriva a tassi usurai del 12% annuo per i decennali). Ecco la causa prima della crisi del debito greco! Lo Stato svolge funzioni pubbliche che non presuppongono la realizzazione di profitti e non può pertanto essere costretto a andare a procurarsi i mezzi necessari allo svolgimento di tali funzioni pubbliche sui mercati privati dei capitali dovendoli poi rimborsare con gli interessi. Se ci pensiamo bene la stessa espressione "Debito Pubblico" in realtà è un ossimoro! Una volta entrato nella morsa del debito,  lo Stato Greco è stato travolto dal cosiddetto "effetto valanga" (ricorrere al prestito per rimborsare gli interessi di somme utilizzate solo per  "salvare le banche" e non certo per soddisfare gli interessi della popolazione, come erroneamente si crede) in una spirale anatocistica, criminale, illegittima, e insostenibile, accettata senza problemi da una classe politica satrapica, collusa e corrotta come garanzia per il mantenimento dei suoi privilegi di casta.
Ma c'è di più. Questo avvitamento catastrofico nella spirale del debito che fa affondare l'economia reale sacrificata sull'altare di una presunta stabilità finanziaria basata su criteri decisi a casaccio, è possibile solo perchè certificata dagli indici di affidabilità di agenzie di rating che dovrebbero avere il buon gusto e l'umiltà di tacere, avendo perso ogni credibilità dopo l'attribuzione della tripla "A" ai titoli tossici e ai derivati americani che hanno determinato la catastrofe finanziaria del 2008. Esse invece continuano a "pontificare" totalmente scollegate dalla realtà (loro sì, non Varoufakis). Oltretutto questi oracoli finanziari, sono sempre più in totale conflitto d'interessi facendo parte degli stessi gruppi che emettono i derivati  e acquistano i titoli pubblici.  
Convincerci che tutto questo sia normale è il capolavoro assoluto di questa Matrix politico finanziaria che domina tutto:  media,  partiti, associazioni imprenditoriali, fondazioni, uffici studi, banche, organismi internazionali. 
Ma torniamo ai nostri speculatori finanziari tedeschi, greci ed assiro babilonesi. Dopo che avranno ridotto il cittadino greco (come quello tedesco e quello italiano) al rango di debitore insolvente appartenente ad una nazione inferiore gravata da un debito ormai inesigibile, passeranno alla fase 3: le PRIVATIZZAZIONI! Presentate come la soluzione miracolosa che estingue il debito, esse sono invece il colpo di grazia definitivo per una nazione indebitata, perchè non solo non aiutano a estinguere il debito ma distruggono qualunque capacità di ripagarlo.
Le privatizzazioni sono il vero obiettivo di tutta questa tragica farsa, in cui i governi collusi degli stati debitori verranno costretti a svendere i propri assett, beni comuni e proprietà pubbliche a condizioni ridicole per pagare un ventesimo del debito residuo (vedi fondo di garanzia imposto dall'Eurogruppo a Tsipras). 
Come finisce la metafora? Non finisce, rimane aperta. Ciascuno immagini la fine che vuole. Qualcuno potrebbe accettare la logica folle del debito e rassegnarsi al proprio destino baciando la mano del carnefice come se fosse il dottore che ti sta curando (metafora usata da Strauss -Khan a Atene nel 2010).
Io preferisco immaginare un popolo di cittadini europei che si solleva contro questa Matrix multinazionale che ci rende schiavi da 60 anni, caccia i mercanti dal tempo e si re-impossessa della propria sovranità economica, energetica, alimentare e politica.  Mi piacerebbe immaginare che i responsabili di questa catastrofe non se la cavino a buon mercato. Vedere Barroso, Trichet o Olli Rehn che continuano a pontificare in giro pagati profumatamente per blaterare si stabilità finanziaria e austerità, è fortemente anti pedagogico per l'attuale Commissione Juncker perchè induce a credere che si possa impunemente distruggere l'economia reale a vantaggio di quattro speculatori finanziari mondiali, e farla franca. Per questo bisogna mettere in piedi un tribunale morale come il tribunale Russell per i crimini di guerra in Viet-Nam, contro le persone che hanno diretto le politiche catastrofiche della troika (a questo riguardo ci sarebbe questa proposta mia e di Sergio Di Cori Modigliani che invito tutti a leggere e sostenere: http://www.libero-pensiero.net/costituito-a-roma-il-tribunale-internazionale-altiero-spinelli-e-arrivato-il-momento-di-rialzare-la-schiena/). 
Dopodichè, dobbiamo uscire dall'Euro? 
No grazie! 
Escano loro, i falsi profeti della stabilità finanziaria a tutti i costi! 
Non sono loro i depositari dello spirito europeo. 
L'Europa non nasce come cane da guardia del rigore finanziario nell'interesse di pochi speculatori mondiali, ma come un grande spazio dei cittadini e per i cittadini, uno spazio di libertà, pace e prosperità, esportatore di diritti sociali, umani e civili negli altri continenti.  L'Europa nasce con il manifesto di Ventotene  di Altiero Spinelli, Eugenio Colorni e
Altiero Spinelli a Strasburgo nel 1985
Ernesto Rossi. E' una Europa molto impegnativa, ma è anche l'unica Europa possibile, perchè non c'è Europa fuori da quello spirito ed è a quello spirito che bisogna tornare.
 E' un sogno? Una pia illusione? Assolutamente no. E' proprio questo spirito che permise all'Europa di perdonare la Germania e di dare una chance alle nuove classi dirigenti post-nazismo sia abbuonando loro i debiti di guerra sia finanziando la ricostruzione con il piano Marshall. Quello spirito porterebbe oggi a aiutare la nuova classe dirigente greca e a uscire dalle infernali logiche dell'austerità.  Perchè l’Europa mone­ta­ria, unita solo dall’euro e domi­nata dalla teo­lo­gia dell’austerità, ha dimostrato di non fun­zionare come ripete in continuazione Varoufakis, e pro­prio il tentativo greco, anche se per ora naufragato fra mille contraddizioni e esitazioni, fa intravedere un piccolo segnale, quasi solo un presagio, ma un presagio molto concreto, di un futuro possibile in cui i cittadini escono da Matrix e si riprendono  il loro destino.
In Grecia, come in Germania, in Italia, come negli Stati Uniti e in tutto il mondo che la Matrix della speculazione finanziaria e della disumanizzazione dell'economia vuole rendere schiavo e che invece comincia a ribellarsi a tale destino... 






Chi volesse approfondire alcuni dei temi solo sfiorati in questo articolo, può leggere alcune delle mie fonti a cominciare da questo articolo che ricostruisce in termini reali e non fantasiosi quello che è successo in Grecia riguardo all'accumularsi del debito segnalo questo articolo a questo link: https://truthandsatire.wordpress.com/2015/07/03/greece-the-one-biggest-lie-you-are-being-told-by-the-media/ 

che riproduco per comodità di lettura:


GREECE — THE ONE BIGGEST LIE YOU ARE BEING TOLD BY THE MEDIA


Every single mainstream media has the following narrative for the economic crisis in Greece: the government spent too much money and went broke; the generous banks gave them money, but Greece still can’t pay the bills because it mismanaged the money that was given. It sounds quite reasonable, right?
Except that it is a big fat lie … not only about Greece, but about other European countries such as Spain, Portugal, Italy and Ireland who are all experiencing various degrees of austerity. It was also the same big, fat lie that was used by banks and corporations to exploit many Latin American, Asian and African countries for many decades.
Greece did not fail on its own. It was made to fail.In summary, the banks wrecked the Greek economy, and then deliberately pushed it into unsustainable debt … while revenue-generating public assets were sold off to oligarchs and international corporations. The rest of the article is about how and why.
If you are a fan of mafia movies, you know how the mafia would take over a popular restaurant. First, they would do something to disrupt the business – stage a murder at the restaurant or start a fire. When the business starts to suffer, the Godfather would generously offer some money as a token of friendship. In return, Greasy Thumb takes over the restaurant’s accounting, Big Joey is put in charge of procurement, and so on. Needless to say, it’s a journey down a spiral of misery for the owner who will soon be broke and, if lucky, alive.
Now, let’s map the mafia story to international finance in four stages.
Stage 1: The first and foremost reason that Greece got into trouble was the “Great Financial Crisis” of 2008 that was the brainchild of Wall Street and international bankers. If you remember, banks came up with an awesome idea of giving subprime mortgages to anyone who can fog a mirror. They then packaged up all these ticking financial bombs and sold them as “mortgage-backed securities” for a huge profit to various financial entities in countries around the world.
A big enabler of this criminal activity was another branch of the banking system, the group of rating agencies – S&P, Fitch and Moody’s – who gave stellar ratings to these destined-to-fail financial products. Unscrupulous politicians such as Tony Blair joined Goldman Sachs and peddled these dangerous securities to pension funds and municipalities and countries around Europe. Banks and Wall Street gurus made hundreds of billions of dollars in this scheme.
But this was just Stage 1 of their enormous scam. There was much more profit to be made in the next three stages!

Stage 2
 is when the financial time bombs exploded. Commercial and investment banks around the world started collapsing in a matter of weeks. Governments at local and regional level saw their investments and assets evaporate. Chaos everywhere!  Vultures like Goldman Sachs and other big banks profited enormously in three ways: one, they could buy other banks such as Lehman brothers and Washington Mutual for pennies on the dollar. Second, more heinously, Goldman Sachs and insiders such as John Paulson (who recently donated $400 million to Harvard) had made bets that these securities would blow up. Paulson made billions, and the media celebrated his acumen. (For an analogy, imagine the terrorists betting on 9/11 and profiting from it.) Third, to scrub salt in the wound, the big banks demanded a bailout from the very citizens whose lives the bankers had ruined! Bankers have chutzpah. In the U.S., they got hundreds of billions of dollars from the taxpayers and trillions from the Federal Reserve Bank which is nothing but a front group for the bankers.
In Greece, the domestic banks got more than $30 billion of bailout from the Greek people. Let that sink in for a moment – the supposedly irresponsible Greek government had to bail out the hardcore capitalist bankers.

Stage 3
 is when the banks force the government to accept massive debts. For a biology metaphor, consider a virus or a bacteria. All of them have unique strategies to weaken the immune system of the host. One of the proven techniques used by the parasitic international bankers is to downgrade the bonds of a country. And that’s exactly what the bankers did, starting at the end of 2009. This immediately makes the interest rates (“yields”) on the bonds go up, making it more and more expensive for the country to borrow money or even just roll over the existing bonds. From 2009 to mid 2010, the yields on 10-year Greek bonds almost tripled! This cruel financial assault brought the Greek government to its knees, and the banksters won their first debt deal of a whopping 110 billion Euros. The banks also control the politics of nations. In 2011, when the Greek prime minister refused to accept a second massive bailout, the banks forced him out of the office and immediatelyreplaced him with the Vice President of ECB (European Central Bank)! No elections needed. Screw democracy. And what would this new guy do? Sign on the dotted line of every paperwork that the bankers bring in.
(By the way, the very next day, the exact same thing happened in Italy where the Prime Minister resigned, only to be replaced by a banker/economist puppet. Ten days later, Spain had a premature election where a “technocrat” banker puppet won the election).
The puppet masters had the best month ever in November 2011.
Few months later, in 2012, the exact bond market manipulation was used when the banksters turned up the Greek bonds’ yields to 50%!!! This financial terrorism immediately had the desired effect: The Greek parliament agreed to a second massive bailout, even larger than the first one.
Now, here is another fact that most people don’t understand. The loans are not just simple loans like you would get from a credit card or a bank. These loans come with very special strings attached that demand privatization of a country’s assets. If you have seen Godfather III, you would remember Hyman Roth, the investor who was carving up Cuba among his friends. Replace Hyman Roth with Goldman Sachs or IMF (International Monetary Fund) or ECB, and you get the picture.

Stage 4
: Now, the rape and humiliation of a nation begin. For the debt that was forced upon them, Greece had to sell many of its profitable assets to oligarchs and international corporations. And privatizations are ruthless, involving everything and anything that is profitable. In Greece, privatization included water, electricity, post offices, airport services, national banks, telecommunication, port authorities (which is huge in a country that is a world leader in shipping) etc.
In addition to that, the banker tyrants also get to dictate every single line item in the government’s budget. Want to cut military spending? NO! Want to raise tax on the oligarchs or big corporations? NO! Such micro-management is non-existent in any other creditor-debtor relationship.
So what happens after privatization and despotism under bankers? Of course, the government’s revenue goes down and the debt increases further. How do you “fix” that? Of course, cut spending! Lay off public workers, cut minimum wage, cut pensions (same as our social security), cut public services, and raise taxes on things that would affect the 99% but not the 1%. For example, pension has been cut in half and sales tax increase to more than 20%. All these measures have resulted in Greece going through a financial calamity that is worse than the Great Depression of the U.S. in the 1930s.
Of course, the ever-manipulative bankers demand immediate privatization of all media which means that the country now gets photogenic TV anchors who spew propaganda every day and tell the people that crooked and greedy banksters are saviors; and slavery under austerity is so much better than the alternative.
If every Greek person had known the truth about austerity, they wouldn’t have fallen for this. Same goes for Spain, Italy, Portugal, Ireland and other countries going through austerity.Thesad aspect of all this is that these are not unique strategies. Since World War II, these predatory practices have been used countless times by the IMF and the World Bank in Latin America, Asia, and Africa.
This is the essence of the New World Order — a world owned by a handful of corporations and banks.
So, it’s time for the wonderful people of Greece to rise up like Zeus and say NO (“OXI” in Greece) to the greedy puppet masters, unpatriotic oligarchs, parasitic bankers and corrupt politicians.
Dear Greece, know that the world is praying for you. Vote NO to austerity. Say YES to freedom, independence, self-government, and democracy. Yes, democracy, the word that was invented by YOU!
P.S. (You can also watch this video where John Perkins – author of “Confessions of an Economic Hit Man” – talks about exploitation of Latin American and Asian countries using the same tools of debt-austerity-privatization. He used to do this for a living!   https://www.youtube.com/watch?v=RVsB07CcSNw )
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Per quanto riguarda le responsabilità  dei "prestatori", consiglio questo approfondimento: http://www.newrepublic.com/article/economy/95989/eurozone-crisis-debt-dont-blame-greece
Per approfondire il gioco sporco dell'Eurogruppo: http://www.washingtonpost.com/blogs/wonkblog/wp/2015/06/23/europe-is-destroying-greeces-economy-for-no-reason-at-all/
Per approfondire meglio la questione dei debiti della Germania: 
http://www.washingtonpost.com/blogs/wonkblog/wp/2015/06/23/europe-is-destroying-greeces-economy-for-no-reason-at-all/
Sul recupero dello spirito originario della costruzione europea consiglio questa intervista del filosofo tedesco Habermas:
http://www.repubblica.it/economia/2015/07/18/news/ju_rgen_habermas_l_egemonia_di_berlino_contro_l_anima_dell_europa_-119347727/ 


Sul Manifesto di Ventotene:
http://www.raistoria.rai.it/articoli/altiero-spinelli-il-manifesto-di-ventotene/3105/default.aspx

Sempre sul Manifesto di Ventotene, alcune considerazioni recenti di Guido Rossi: 
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-02-01/perche-europa-serve-manifesto-ventotene-102652.shtml?uuid=ABUywYnC

venerdì 3 luglio 2015

Oltre Rifiuti Zero verso l'Economia Circolare

L'Economia circolare alla ribalta al Parlamento Europeo grazie a una audizione di esperti del settore organizzata dall' europarlamentare del Movimento 5 Stelle Isabella Adinolfi intitolata "Beyond the Zero Wast concept: the  Circular Economy". Si sono ritrovati così per una mattinata a Bruxelles alcuni fra i più importanti soggetti dell'Economia circolare in Italia, per discutere non di cosa non vogliamo (inceneritori, discariche, produzione indiscriminata di rifiuti, impianti impattanti e monumentali di trattamento) ma di pratiche effettivamente poste in essere a livello locale (visto che quello nazionale è sordo a qualunque richiamo e continua a insistere con gli inceneritori, vedi Decreto Sblocca Italia).
Massimo Piras al Parlamento Europeo
Il messaggio unanime che esce dalla conferenza di Bruxelles è che una economia circolare conviene, innanzitutto economicamente, come ha dimostrato nella sua presentazione Massimo Piras Presidente di Zero Waste Lazio e "motore" della  legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero che ha mobilitato centinaia di attivisti in tutta la penisola e raccolto quasi 100.000 firme.

L'Economia Circolare crea lavoro, contribuisce a tenere l'ambiente vivibile fa circolare ricchezza perchè, dando una seconda vita alla materia mette in moto una nuova economia dal basso che non ha bisogno di grandi capitali perchè è a basso costo marginale, collaborativa, condivisiva e a alta intensità occupazionale.
Isabella Adinolfi e Angelo Consoli alla conferenza del
Parlamento Europeo per l'Economia Circolare

Un secondo messaggio unanime è che l'Economia Circolare rappresenta la realizzazione concreta della regola europea già fissata con la direttiva rifiuti del 2008, delle tre "R" (Riduzione, Riuso e Riciclo). L'ordine delle tre R non va invertito. In una economia circolare tutto ha il suo posto e il suo spazio, Quindi non si comincia dal riciclo (differenziata) perchè prima del Riciclo la regola delle tre R prevede la Riduzione dei rifiuti e poi il loro Riuso.
Questo significa che innanzitutto i rifiuti non vanno prodotti. La quota che non si riesce a evitare di produrre, poi  va  riutilizzata. E solo la quota che non può essere neanche riutilizzata, va riciclata.

Detto altrimenti, solo i rifiuti che non possono essere ridotti o riusati, devono andare al riciclo.
(cioè alla differenziata). Ecco perchè una economia circolare non comincia dalla differenziata ma ci arriva dopo pratiche di diffusione dello sfuso, dei contenitori riutilizzabili e poi delle comunità del riuso. Differenziare imballaggi che potevano non essere prodotti o che potevano essere riutilizzati (come ad esempio il vetro, tutto il vetro che non va riciclato ma riutilizzato) è concettualmente, termodinamicamente e economicamente  sbagliato e rallenta la corsa verso una economia circolare sostenibile e redditizia.

Uno dei gioielli in PET riciclato di Laura Buffa
L'Economia circolare non è quella delle Eco mafie e nemmeno quella degli Eco Furbi di Legambiente che puntano sulla chiusura del ciclo dei consumi con "nuovi impianti sostenibili"... Si legge infatti nel documento finale del convegno di Legambiente sui rifiuti a Roma: "Oggi l’Italia è in grado di lasciarsi alle spalle le croniche emergenze e i conseguenti disastri ambientali. ... Si sono create nuove opportunità ambientali, economiche e sociali con l’innovazione impiantistica ... Grazie all’innovazione gestionale e impiantistica oggi è quindi possibile uscire dall’era delle discariche e della combustione dei rifiuti. Si tratta di esperienze concrete di politiche e imprese della circular economy made in Italy".
Ebbene, se per Legambiente la "Circular Economy" è un nuovo tipo di impiantistica, per la quale servono capitali e che nutre i soliti loschi comitati d'affari, la conferenza di Bruxelles sull'Economia Circolare invece ha parlato un'altra lingua. e ha portato a visibilità un altro tipo di "made in Italy".
Quello delle esperienze di Parma e Ragusa illustrate dai bravissimi assessori Giovanni Marani e Antonio Zanotto.
Quello della Comunità dal basso che crea valore con la materia e con il lavoro dell'uomo, come a
Roma  dove Laura Buffa ha messo insieme sotto l'etichetta R(h)ome Made tanti artigiani del riciclo creativo ed eco-designer che fanno cose meravigliose vendute a Eataly - Ostiense,  o, sempre a Roma, quello della responsabilizzazione della  comunità dei cittadini, con manifestazioni per il riuso come "Roma Riusa" organizzata dall'Associazione  Zero Waste in collaborazione con i Municipi, o come  "Second Life Kids" organizzata dal gruppo Zero di Roma a Villa Mercede a San Lorenzo (i Gruppi Zero sono spontanee aggregazioni di cittadini sul territorio nate per la promozione dell'economia dal basso ispirata al Manifesto "Territorio Zero- verso una società a emissioni zero, rifiuti zero e km zero").


Logo di Roma Riusa
Non è l'impiantistica ( a freddo a caldo, o a tiepido), come vorrebbero gli eco furbi e i comitati d'affari, che fa la differenza! Sono la partecipazione e il nuovo protagonismo dei cittadini che si assumono  le loro responsabilità e  godono dei relativi benefici, che creano le comunità del riuso, e cioè la base per l'economia circolare e il reddito diffuso.
L'economia circolare infatti, è prima di tutto economia dal basso, e reddito per tutti!
Forse si dovrebbe sviluppare  una riflessione seria e articolata su come l'economia circolare in collegamento con i GAS, il guerrilla gardening, le comunità dell'energia e le banche del cibo e del tempo, può diventare uno dei volani del reddito di cittadinanza  (riflessione  che ho aperto a Natale con questo post: http://angeloconsoli.blogspot.it/2014/12/ci-sono-battaglie-che-vale-la-pena-di.html) per andare effettivamente OLTRE Rifiuti Zero, come propone coraggiosamente il titolo della conferenza di mercoledì scorso a Bruxelles.

Per maggiori informazioni sulla conferenza di Bruxelles ecco il video integrale:
https://www.youtube.com/watch?v=ZNO3awh44pM&feature=youtu.be

E queste invece sono le interviste post conferenza
https://www.youtube.com/watch?v=Gt3MkBafOh8

Il "Topolino d'oro"  stampato in 3D
 Io ho approfittato di questa occasione per parlare di Second Life Kids, la festa del baratto dei giocattoli organizzata simultaneamente in vari posti d'Italia dai gruppi Zero (come si diceva prima) che ha introdotto  una moneta parallela per bambini stampata in 3D. il "Topolino d'oro".

Il topolino d'oro viene dato anche in cambio di giocattoli rotti
o non funzionanti, perchè i bambini si abituino fin da piccoli da piccoli all'idea che che nulla si butta e che la materia ha comunque un valore per cui non deve mai diventare "rifiuto".

In altre parole, si abituino fin da piccoli all'economia circolare.